Disastri dal Mondo — 29 Settembre 2014
Il conto alla rovescia per l’assegnazione dei Nobel è iniziato. La maratona più importante per la comunità scientifica internazionale comincerà tra una settimana; nel frattempo, diamo un’occhiata alle previsioni dei vincitori elaborate dal Thomson Reuters, l’istituto di ricerca alla base dell’omonima agenzia, tra le fonti più autorevoli in fatto di “toto-Nobel”.

Dal 2002 ad oggi, l’ente ha azzeccato correttamente 35 nomi, premiati nell’anno in corso o in quello successivo. I pronostici sono ottenuti sulla base di algoritmi che misurano l’autorevolezza degli scienziati dal numero delle citazioni dei loro paper in altre ricerche. Ovviamente le previsioni non sono infallibili, ma tenete a mente questi nomi: tra pochi giorni potreste sentirne parlare di nuovo.

Il Nobel per la Medicina potrebbe spettare, quest’anno, a David Julius, Professore di Fisiologia all’Università della California (San Francisco), per una ricerca iniziata alla fine degli anni ’90 destinata a rivoluzionare il nostro approccio agli stimoli dolorosi. A Julius e al suo laboratorio si deve la scoperta dei recettori cellulari della capsaicina (la molecola responsabile del “piccante” del peperoncino). Questi “cancelli” che aprono le porte agli stimoli dolorosi rispondono allo stesso modo al piccante e alle alte temperature. Lo sviluppo di farmaci mirati per questa tipologia di recettori potrebbe ridurre le sensazioni dolorose legate a bruciature o punture urticanti.

IL DNA “SROTOLATO”. James Darnell e Robert Roeder della Rockefeller University (New York), e Robert Tjian dell’Università della California (Berkeley), meriterebbero il Nobel per la Medicina per i loro studi su come il DNA viene trascritto all’interno delle cellule, un passaggio fondamentale per la sintesi proteica.

ERRORI DI COPIATURA. Tre altri scienziati, Michael H. Wigler,Charles Lee e Stephen W. Scherer, si sono distinti per aver provato, con ricerche indipendenti, che non è vero che tutti gli uomini condividono il 99% del patrimonio genetico. Il 10% del nostro DNA viene, anzi, duplicato da una sorta di fotocopiatrice biologica che ogni tanto “fa cilecca”, dimenticandosi o ripetendo dei pezzi che sono responsabili di malattie come l’autismo, la schizofrenia, il lupus e alcune forme di cancro.

Passiamo al Nobel per la Fisica, che sarà assegnato martedì 7 ottobre. Charles L. Kane, Laurens W. Molenkamp e Shoucheng Zhang potrebbero vincerlo per le ricerche in due settori tra loro collegati.

Il primo è lo studio e l’applicazione sperimentale di un tipo di materiale, chiamato isolante topologico, che internamente si comporta come isolante elettrico, ma che sulla sua superficie conduce elettricità. Il secondo è lo studio di un nuovo stato di materia chiamato Quantum Spin Hall. Insieme, queste due aree di ricerca potrebbero aprire la strada a nuovi, rivoluzionari microcircuiti elettronici in grado di migliorare velocità e capacità di stoccaggio dati dei computer.

Mercoledì 8 sarà la volta del Nobel per la Chimica, che potrebbe andare, quest’anno, a Ching Tang della Hong Kong University of Science and Technology, o a Steven Van Slyke della Kateeva Inc, per aver ideato idiodi organici a emissione di luce (OLED), una tecnologia che permette di realizzare display a colori capaci di emettere luce propria, che sta trovando larghissima applicazione nell’industria elettronica.
Queste sono solo alcune delle previsioni della Thomson Reuters. Per l’appuntamento scientifico più importante dell’anno bisognerà aspettare ancora una settimana.
Fonte: FOCUS

 

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