E’ stata trovata quasi completamente coperta di fango la Renault Clio di Antonio Facenna, il ragazzo di 24 anni di Vico del Gargano (Foggia) disperso da ieri dopo che si era recato nella sua masseria di Carpino per vedere se vi fossero problemi ai suoi animali dopo il nubifragio che si era abbattuto su diverse zone del Gargano. L’auto di Antonio Facenna è stata avvistata in un canale di scolo in località ‘Coppa Rossa’, nei pressi del Lago di Varano.
Carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile e volontari avevano iniziato le ricerche del ragazzo, ieri pomeriggio, dopo che i genitori, non avendo avuto più notizie per diverse ore, avevano denunciato la scomparsa ai militari. I vigili del fuoco adesso dovranno verificare se all’interno della Clio vi sia il corpo del giovane.
Continua a piovere sul Gargano, situazione critica – Continua a piovere incessantemente nella zona di San Marco in Lamis e in altri centri del Gargano, colpiti l’altro ieri da un nubifragio che ha provocato frane, allagamenti e smottamenti, mentre proseguono le ricerche di un giovane 24enne di Carpino, disperso, del quale è stata trovata avvolta dal fango solo l’auto. Secondo quanto riferito dalla Protezione civile regionale, il maltempo dovrebbe continuare ad imperversare sino a domani e per il primo pomeriggio è previsto un peggioramento delle condizioni atmosferiche che rischia di aggravare la già difficile situazione idrogeologica della zona. Sono circa 150 le persone che sono state costrette sin da ieri a lasciare le abitazioni, mentre i tecnici del Soccorso alpino (Cnsas Puglia) hanno tratto in salvo una donna a bordo di un’auto, che era stata travolta da un fiume di fango e tronchi di albero. Nella zona sono al lavoro volontari della Protezione civile, militari del Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco e forze dell’ordine, e vengono utilizzate idrovore per liberare strade e locali da acqua e fango.
Circa 300 millimetri di pioggia caduti in 24 ore, un giovane disperso, oltre 150 sfollati e un’allerta idrogeologica che è stata innalzata dalla Protezione civile pugliese da moderata ad elevata. E’ il comune garganico di San Marco in Lamis quello maggiormente colpito dalle precipitazioni record delle ultime ore che hanno provocato l’esondazione del fiume Candelaro e del Carapelle, mai avvenute prima.
Pesante il bilancio degli sfollati. Le famiglie evacuate la notte scorsa abitano in alcune case sparse in piccole borgate in una zona depressa del territorio dove si è raccolta l’acqua piovana e dove si sono registrati allagamenti e smottamenti del terreno. Alcune auto sono state trascinate per decine di metri dalla furia dell’acqua mista al fango. Per alcune ore si è temuto il peggio. Difficile la situazione anche nella vicina San Giovanni Rotondo dove due famiglie che abitano ai piedi della città in cui visse padre Pio sono state evacuate dopo l’esondazione del Carapelle. Gli sfollati si trovano in strutture di accoglienza predisposte dai Comuni. “La situazione – spiega l’assessore alla Protezione civile della Regione Puglia, Guglielmo Minervini – non è grave perché non è a rischio la vita di persone ma molto seria sì perché il Candelaro ha tracimato: questo non è mai accaduto prima e ci sono problemi per la transitabilità delle strade e sta smottando la roccia di una collina sopra la quale ci sono una trentina di case che sono state evacuate”. In allarme il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, che si augura che “il ministro dell’Ambiente Galletti possa venire a trovarmi per rendersi conto di persona della grave situazione in cui versa il nostro paese”. “Le case – spiega Cera – sono piene di acqua e fango, le strade invase da terreno e detriti per le diverse frane che si sono verificate a causa delle abbondantissime piogge. Delle vere e proprie bombe d’acqua si sono riversate sul nostro comune creando disagi a tutta la popolazione. E’ un disastro”. La struttura della Protezione civile regionale aveva stimato in ‘moderato’ il rischio idrogeologico (che solitamente prevede 40-50 millimetri di pioggia) e di ‘attenzione’ il livello di allerta. I tecnici spiegano però che i temporali e l’entità delle precipitazioni che hanno investito San Marco in Lamis e altri comuni del Gargano non erano prevedibili. Per le prossime 24 ore, a causa delle piogge insistenti, il livello di allerta prevede una criticità elevata per il rischio idrogeologico nella parte montana dal Gargano e nella pianura della Capitanata. Per problemi che la stessa perturbazione potrebbe creare lungo la costa adriatica (fino al Salento) il livello di criticità è stimato in ‘moderato’.
Fonte: Ansa.it