Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con le nuove misure anti-covid per la scuola e sulla durata del green pass. Il governo ha varato misure aggiornate per venire incontro alle richieste delle famiglie decisamente nel caos per “regole troppo complicate”.
Il decreto Covid approvato dal Consiglio dei Ministri è composto da 6 articoli. Il provvedimento interviene sulla durata del green pass per chi ha fatto il booster e per i guariti che hanno ricevuto una, due o tre dosi di vaccino (per i primi continuerà a durare 6 mesi), e riscrive le regole per quarantene e DaD a scuola.
Cambiano anche le norme per gli stranieri e per la zona rossa. Le nuove regole scatteranno dal giorno dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
La Lega, però, avrebbe lasciato la riunione del Consiglio dei Ministri in anticipo in aperto conflitto con il resto del governo per via della distinzione tra vaccinati e non vaccinati. L’assenza di Giancarlo Giorgetti è dovuta a un impegno ministeriale “delicatissimo” del titolare per lo sviluppo economico, che gli ha impedito di arrivare puntuale a Palazzo Chigi.
Una volta giunto presso la sede del governo, il capo-delegazione della Lega ha preferito non prendere parte al Consiglio, visto anche che la Lega aveva già collegialmente deciso e condiviso con gli esponenti di governo la scelta di non partecipare al voto.
I ministri leghisti si sono mostrati favorevoli a ogni apertura chiesta da tempo, d’accordo con il green pass illimitato, ma hanno ritenuto inaccettabile qualsiasi discriminazione sui bambini.
BOZZA DECRETO [PDF]
Le nuove regole
Cambiano le regole per la gestione in classe dei ragazzi positivi.
– scuola dell’infanzia: fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo. In tali casi, è fatto comunque obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione.
Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione o gruppo classe, si applica alla medesima sezione o al medesimo gruppo classe una sospensione delle relative attività per una durata di cinque giorni. La sospensione delle attività avviene se l’accertamento del quinto caso di positività si verifica entro cinque giorni dall’accertamento del caso precedente.
– scuola primaria: fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti e degli alunni che abbiano superato i sei anni di età fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo. In tali casi, è fatto comunque obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione.
Con cinque o più casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, verificatisi entro cinque giorni dall’accertamento del caso precedente, per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di centoventi giorni, oppure di avere effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti e degli alunni di età superiore ai sei anni fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo. Per coloro che posseggano un’idonea certificazione di esenzione dalla vaccinazione, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti e degli alunni di età superiore ai sei anni fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. Per gli altri alunni si applica la didattica digitale integrata per la durata di cinque giorni.
– scuole secondarie: con un caso di positività accertato tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte degli alunni e dei docenti.
Con due o più casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, verificatisi entro cinque giorni dall’accertamento del caso precedente, per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di centoventi giorni o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, oppure di avere effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2. Per coloro che posseggano un’idonea certificazione di esenzione dalla vaccinazione, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per i minori e degli alunni direttamente interessati se maggiorenni. Per gli altri alunni si applica la didattica digitale integrata per la durata di cinque giorni.
Per tutte le scuole, in caso di positivi in classe, agli alunni in classe si applicherà il regime di auto-sorveglianza con esclusione dell’obbligo di indossare mascherine FFP2 sotto i sei anni di età. Agli alunni per i quali non sia applicabile il regime sanitario di auto-sorveglianza si applica la quarantena precauzionale della durata di cinque giorni, la cui cessazione consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. La riammissione in classe dei soggetti in regime di quarantena precauzionale è subordinata alla sola dimostrazione di avere effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, anche in centri privati a ciò abilitati.
Resta fermo il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5°. La condizione sanitaria che consente la didattica in presenza può essere verificata dalle scuole tramite il Green pass.
Draghi: “Priorità è la scuola in presenza”
“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese”. Così il premier Mario Draghi, a quanto si apprende, aprendo il Consiglio dei ministri sulle nuove misure anti Covid. “Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo. I Ministri Speranza e Bianchi spiegheranno nel dettaglio queste misure. Vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe”.
Poi aggiunge: “Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”.
Infine: “I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”.
Bianchi: “l’81% dei ragazzi è in presenza”
“Noi abbiamo l’81,3% degli alunni in presenza, il 92% dei docenti e il 93,5% del personale Ata“. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso della conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri. “Ad oggi tra gli alunni i positivi e in quarantena il 23,3% nella fascia dell’infanzia (0-6), 22,5% nella scuola primaria che sono o positivi o in dad e nella scuola secondaria il 15,8% dei ragazzi in dad o ddi“, ha aggiunto.
Speranza: “La scuola è il cuore del nostro paese”
“La scuola è il cuore del nostro paese e vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza. questa è un fase diversa quindi abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in dad e nei pochi casi di dad questa durerà 5 giorni dai 10 attuali“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. I cambiamenti riguardano tutti i gradi scuola: nella scuola dell’infanzia si va in dad con 5 casi; nella primaria si va in dad con 5 casi ma ci vanno solo i non vaccinati; nella secondaria dopo 2 casi vanno in dad solo i non vaccinati.
Cosa prevede il Decreto Sostegni TER
Nel testo del Decreto Sostegni TER ci sono alcune misure relative alla scuola riportate agli articoli 19 e 30 del provvedimento.
Si dispone all’art. 19 la distribuzione gratuita di mascherine FFP2 al personale e agli alunni in autosorveglianza di cui all’articolo 4 del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1. Sarà necessario produrre, presso le farmacie in convenzione, l’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che comprovi l’effettiva esigenza. Il Ministero dell’istruzione provvederà con proprio decreto a ripartire le somme necessarie alle istituzioni scolastiche.
L’art. 30 comma 1 indica una semplificazione per la prosecuzione della didattica in presenza quando è prevista l’autosorveglianza con due casi di positività nella classe nelle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale: in questa circostanza gli studenti potranno entrare in classe senza aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, ma soltanto con la verifica della certificazione verde mediante l’applicazione mobile aggiornata. La stessa misura si applica, in tutti gli altri casi, anche per la riammissione in classe degli alunni in regime sanitario di autosorveglianza dopo una sospensione delle attività educative e didattiche in presenza a causa dell’accertamento di casi di positività.
Infine, l’art. 30 comma 2 prevede che l’accesso gratuito ai test antigenici rapidi, già previsto per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di I e II grado posta in autosorveglianza, si applichi anche alla popolazione scolastica delle scuole primarie.
Orizzonte scuola