Continuerà con buona probabilità ad insistere l’Atlantico con le sue perturbazioni anche a lungo termine, sfondando in modo serio sul bacino centrale del Mediterraneo tra giovedì 20 e sabato 22, con una saccatura che piloterà un fronte freddo a valicare le Alpi già entro venerdì 21, portando rovesci al nord e nevicate sulle Alpi oltre gli 800.
La novità è che tale fronte potrebbe essere seguito per la prima volta nella stagione da aria decisamente più fredda in penetrazione da nord-ovest, in grado di attivare una depressione sul medio Adriatico, in movimento verso sud e di regalare così qualche nevicata anche lungo la dorsale appenninica centro-meridionale, in un contesto invernale ovunque, anche dove tornerà il sole, perchè la massa d’aria affluita potrebbe risultare frizzante. Si tratterebbe infatti di aria artica marittima.
Il peggioramento, peraltro ben documentato dal modello americano e avallato anche da altri modelli, insisterebbe all’estremo sud sino a sabato 22.
Dietro ad esso c’è il classico bivio stagionale: o questa depressione si fa carico di pescare aria molto fredda dal nord Europa in grado di dirigersi almeno in parte verso di noi, oppure se la corrente a getto spingesse ancora a tutta birra, potremmo davvero concludere che la stagione invernale non ha più nulla da dire e semmai dovesse rialzare la testa lo farebbe fuori tempo limite, cioè invadendo la prima decade di marzo, che convenzionalmente in meteorologia è già considerata primavera.
Non abbiamo altro da aggiungere oggi, i modelli presto scioglieranno la prognosi così saremo tutti più rilassati.
SINTESI EVENTI IMPORTANTI PREVISTI tra giovedì 20 e venerdì 28 febbraio:
il passaggio perturbato atteso ovunque da nord a sud tra giovedì 20 e sabato 22 con neve dapprima sulle Alpi a quote basse e poi in Appennino a quote altrettanto basse con moderata flessione delle temperature.
Leonardo.it