Editoriali — 22 Marzo 2014

riportiamo questa analisi di:

http://www.meteoscienza.it/previsione-globale-per-la-prima-parte-della-stagione-primaverile-possibili-freddo-e-instabilita-di-lungo-periodo/

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Salve  a tutti, con l’arrivo della primavera è giunto il momento di fare il punto su quanto sta accadendo ai vari piani isobarici (diverse quote) in atmosfera e, soprattutto, di effettuare una previsione quanto più possibile affidabile in merito alla prima parte della stagione .

Davvero interessante quanto mostrato dalle emissioni odierne dei GM (Global Model); in particolare quanto evidenziato per la previsione alle quote stratosferiche. Sembra infatti che il VPS (Vortice Polare Stratosferico) possa andare  incontro, nei prossimi giorni a una crisi piuttosto seria, dopo un inverno in cui spesso si è dimostrato refrattario a qualsiasi tentativo di smembramento da parte delle waves  stratosferiche. Tale disturbo, se confermato nelle modalità ad oggi previste, potrebbe, con buona probabilità, avere ripercussioni ai piani inferiori, instabilizzando anche la circolazione alle quote troposferiche e, in un ottica stagionale, generare una primavera fresca e instabile nella sua prima parte anche nel comparto europeo.

Analizziamo la cartografia odierna:

I principali modelli, americano ed Europeo (GFS e ECMWF), sono concordi nel definire, per la previsione riguardante i prossimi 10 giorni, una costante spinta della onde stratosferiche, soprattutto per quanto concerne l’ondulazione della circolazione emisferica correlata alla spinta nel settore dello stretto di Bering (wave 1), fino alla completa bilobazione del VPS ai vari piani isobarici, in particolare nella media stratosfera.

 

Previsione del modello ECMWF per il 30 Marzo, alla quota gepotenziale di 10 hPa.

 

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Previsione del modello ECMWF per il 30 Marzo, alla quota gepotenziale di 30 hPa.

 

 

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Previsione del modello ECMWF per il 30 Marzo, alla quota gepotenziale di 100 hPa.

 

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Previsione del modello GFS per il 31 Marzo, alla quota gepotenziale di 100 hPa.

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Dalle carte riportate è evidente la graduale affermazione di una figura di alta pressione nelle regioni polari, sebbene la bilobazione del VPS presenti una notevole asimmetria, con rischio displacement e una possibile tendenza del VPS stesso a un riassetto barico al polo, ovvero a un possibile successivo ritorno alle condizioni avute per tutto l’inverno, poco produttive ai nostri fini.

Le emissioni odierne sembrano smentire però quest’ultima possibilità; ECMWF mostra infatti un’inversione dei venti zonali nella medio-alta stratosfera, in propagazione verso la tropopausa, ovvero un segnale molto importante dell’affermazione di un anticiclone polare a tutte le quote stratosferiche.

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Tale aspetto rappresenta un passaggio fondamentale per la trasmissione del disturbo menzionato alle quote troposferiche e, in conclusione, saltando molti passaggi, per avere una concreta possibilità di periodi freschi e instabili alle nostre latitudini, finora piuttosto latitanti.

Prolungando lo sguardo oltre, intorno i 15 giorni da ora, sempre alla quota di geopotenziale di 10 hPa (30 km circa, stiamo parlando della stratosfera), appare infatti molto evidente l’affermazione della struttura altopressoria menzionata, davvero imponente nella previsione odierna.

 

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L’ultima immagine, di questa carrellata un pò specialistica, evidenzia il disturbo menzionato tramite la visione delle anomalie positive di pressione ripetto alla media, che mostrano una tendenza a propagarsi ai piani inferiori (settore arancione completamente a destra in figura), mentre alle quote troposferiche la circolazione appare molto compatta, con anomalie negative prevalenti.

 

time_pres_HGT_ANOM_JFM_NH_2014

 

Ma quali sarebbero le ripercussioni reali di quanto dovrebbe accadere a decine di km di altezza rispetto a quanto avviene alle quote troposferiche, ovvero dove normalmente si svolgono tutti i fenomeni meteorologici…..

Finora, nel corso della stagione, non è stata evidenziata una particolare comunicazione tra i due settori atmosferici; quanto accadeva nei piani alti non sempre ha influenzato i piani inferiori (decoupling).  Anche nelle emissioni odierne, i GM (Global Model), sembrano ripresentare le dinamiche finora viste per tutta la stagione invernale, anche se un cambio di circolazione, a partire da questo week-end, è già previsto.

Infatti, le ultime emissioni evidenziano l’arrivo di una prima perturbazione, attualmente collocata sulla Francia, per il prossimo week-end, con genesi di piogge, temporali, soprattutto nelle regioni tirreniche e di un notevole abbassamento delle temperature, come enunciato ieri per le previsioni per il week-end; ecco l’affondo della perturbazione inquadrato nella carta di previsione per domenica.

 

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A seguire, un nuovo peggioramento dovrebbe interessare il Mediterraneo a metà settimana, con un altro impulso perturbato che fionderà dietro al primo, generando una depressiosne stabile per alcuni giorni nei mari circostanti la penisola italiana. Ecco la carta di previsione per giovedì 27, con un bel minimo centrato proprio sul’Italia.

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Tutti i peggioramenti descritti saranno accompagnati, come accennato, da una notevole diminuzione delle temperature, oltre che da piogge e temporali, e quindi dal ritorno della neve sulle Alpi a quote comprese intorno i 600-800 m e in Appennino intorno 900-1000 m . 

Si tratterà quindi di un radicale cambio di circolazione, ma che non sarà direttamente correlato alle vicende descritte per la stratosfera. Per adesso infatti, la circolazione generale alle quote troposferiche, quelle inferiori per intenderci, mostra ancora un assetto generale a scala emisferica che potrebbe condurre a un ritorno del caldo e dell’alta pressione al termine della prossima settimana, come evidenziato dalla carta di previsione per il 4 Aprile riportata di seguito.

 

gfsnh-0-336

 

Tutto ciò però, potrebbe essere smentito da un nuovo radicale cambio nelle previsioni dei principali modelli, se venisse confermato quanto espresso all’inizio dell’articolo riguardo le vicende stratosferiche. I se, quando si parla di stratosfera, sono sempre d’obbligo, ma è da contemplare la possibilità che il disturbo alla circolazione atmosferica nel Mediterraneo, previsto a partire dal week-end, possa prolungarsi e acuirsi nella prima metà di Aprile, che potrebbe essere caratterizzata quindi, secondo tradizione, da forte instabilità e temperature piuttosto basse.

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Meteo Sincero

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