Ambiente, territorio & dissesti — 23 Luglio 2013

L’imminente incursione dell’anticiclone  Nord africano sull’Italia per una decina di giorni, può fare ritenere che sia ormai finita  la  lunga  e persistente egemonia, in  questa prima patte dell’estate, da parte dell’anticiclone delle Azzorre sullo scenario mediterraneo.

Ma non illudiamoci.

Infatti  a nostro giudizio ci sono le premesse perché,  dopo questa vampata da parte dell’anticiclone  africano, poi in agosto la regia del  tempo ritorni nelle mani  dell’anticiclone delle Azzorre.

Ecco qui di seguito un’analisi  dei fattori che supportano tale ipotesi (chi non fosse interessato alle note esplicative che seguiranno, può andare direttamente alle conclusione  a fine pagina).

1.       Anomalie nella SST in Agosto

 

Come mostra  la prima immagine,  le anomalie  di SST( Sea Surface Temperature), previste per agosto 2013  sui mari limitrofi all’Europa dal modello stagionale CFSv2, sono fortemente negative (acque molto più fredde della norma) proprio nel  vicino Atlantico e nel Mediterraneo occidentale.  Ma  un’ anomalia molto  negativa su tali mari, favorisce, così  come avvenuto  in questa prima parte dell’estate,  una decisa e quasi ininterrotta presenza dell’anticiclone delle  Azzorre fino all’Italia.

E’ pur vero che la medesima figura  mette in evidenza un anomalia negativa anche nella SST del Golfo di Guinea, circostanza che, come abbiamo più volte recentemente scritto,  favorirebbe una espansione dell’anticiclone africano verso l’Italia. Ma l’anomalia di SST sul Golfo di Guinea è molto più debole di quella atlantica e quindi dovrebbe essere l’anticiclone atlantico a prevalere su quello africano.  Al più si potrebbe ipotizzare per agosto qualche incursione dell’”africano” limitatamente alle regioni meridionali;

 

2. Campo barico medio in  agosto al livello del mare sull’Europa

 

La seconda figura,  relativa  appunto al campo barco medio previsto sull’Europa in agosto,  sempre dalla NOAA, mostra  che sul Mediterraneo occidentale e sull’Italia  si allunga l’anticiclone delle Azzorre piuttosto che quello africano;

 

3. Struttura barica  del campo barico a 500 hPa

 

La terza figura, relativa  appunto  alla struttura media della 500 hPa (a 5500 m circa) prevista per Agosto, sempre dalla NOAA, mostra una evidente intrusione nel  Mediterraneo occidentale  da parte delle  fresche e, talvolta temporalesche,  correnti atlantiche piuttosto che da parte di  un caldo promontorio africano.

 

Conclusione:

Nell’agosto prossimo è molto più probabile che il Mediterraneo occidentale e l’Italia vengano interessate dall’anticiclone delle Azzorre piuttosto che da quello africano.

Conseguenze: se fosse così, allora, nel  mese prossimo,  il tempo dovrebbe avere caratteristiche molto simili a quelle che abbiamo avuto in questa prima parte dell’estate, ovvero temperature estive  ma  senza eccedere; frequenti incursioni temporalesche sul Nord Italia fino a sconfinare talvolta anche sulle regioni centrali.

 

La mappa delle precipitazioni cumulate( In pollici. 1 pollice = 25 mm) previste per agosto (vedi 4^ figura) sembra assecondare tale ipotesi.

Fonte Meteogiuliacci

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