L’imminente incursione dell’anticiclone Nord africano sull’Italia per una decina di giorni, può fare ritenere che sia ormai finita la lunga e persistente egemonia, in questa prima patte dell’estate, da parte dell’anticiclone delle Azzorre sullo scenario mediterraneo.
Ma non illudiamoci.
Infatti a nostro giudizio ci sono le premesse perché, dopo questa vampata da parte dell’anticiclone africano, poi in agosto la regia del tempo ritorni nelle mani dell’anticiclone delle Azzorre.
Ecco qui di seguito un’analisi dei fattori che supportano tale ipotesi (chi non fosse interessato alle note esplicative che seguiranno, può andare direttamente alle conclusione a fine pagina).
1. Anomalie nella SST in Agosto
Come mostra la prima immagine, le anomalie di SST( Sea Surface Temperature), previste per agosto 2013 sui mari limitrofi all’Europa dal modello stagionale CFSv2, sono fortemente negative (acque molto più fredde della norma) proprio nel vicino Atlantico e nel Mediterraneo occidentale. Ma un’ anomalia molto negativa su tali mari, favorisce, così come avvenuto in questa prima parte dell’estate, una decisa e quasi ininterrotta presenza dell’anticiclone delle Azzorre fino all’Italia.
E’ pur vero che la medesima figura mette in evidenza un anomalia negativa anche nella SST del Golfo di Guinea, circostanza che, come abbiamo più volte recentemente scritto, favorirebbe una espansione dell’anticiclone africano verso l’Italia. Ma l’anomalia di SST sul Golfo di Guinea è molto più debole di quella atlantica e quindi dovrebbe essere l’anticiclone atlantico a prevalere su quello africano. Al più si potrebbe ipotizzare per agosto qualche incursione dell’”africano” limitatamente alle regioni meridionali;
2. Campo barico medio in agosto al livello del mare sull’Europa
La seconda figura, relativa appunto al campo barco medio previsto sull’Europa in agosto, sempre dalla NOAA, mostra che sul Mediterraneo occidentale e sull’Italia si allunga l’anticiclone delle Azzorre piuttosto che quello africano;
3. Struttura barica del campo barico a 500 hPa
La terza figura, relativa appunto alla struttura media della 500 hPa (a 5500 m circa) prevista per Agosto, sempre dalla NOAA, mostra una evidente intrusione nel Mediterraneo occidentale da parte delle fresche e, talvolta temporalesche, correnti atlantiche piuttosto che da parte di un caldo promontorio africano.
Conclusione:
Nell’agosto prossimo è molto più probabile che il Mediterraneo occidentale e l’Italia vengano interessate dall’anticiclone delle Azzorre piuttosto che da quello africano.
Conseguenze: se fosse così, allora, nel mese prossimo, il tempo dovrebbe avere caratteristiche molto simili a quelle che abbiamo avuto in questa prima parte dell’estate, ovvero temperature estive ma senza eccedere; frequenti incursioni temporalesche sul Nord Italia fino a sconfinare talvolta anche sulle regioni centrali.
La mappa delle precipitazioni cumulate( In pollici. 1 pollice = 25 mm) previste per agosto (vedi 4^ figura) sembra assecondare tale ipotesi.
Fonte Meteogiuliacci