Stanno emergendo novità, nel medio termine, rispetto all’evoluzione proposta sino a ieri. Le previsioni meteo elaborate sulla base degli ultimissimi dati dei modelli matematici ipotizzano, infatti, un possibile improvviso Raid freddo di matrice artica che potrebbe compiersi a inizio della prossima settimana. In un contesto di spiccato dinamismo circolatorio in sede mediterranea, per via dello scontro frontale oramai da molti giorni tra l’alta pressione e il flusso freddo artico, scontro che tuttavia sta vedendo predominante l’azione anticiclonica, rimane sempre piuttosto difficile cogliere una linea evolutiva anche oltre le 72 ore, appunto perché i movimenti barici possono essere repentini e continui e tali da annullare in un batter d’occhio qualsiasi ipotesi evolutiva precedente.
In ogni modo, dalle nostre indagini emerge un ennesimo tentativo d’incursione fredda anche verso il Mediterraneo centrale e parte dell’Italia, tentativo che potrebbe compiersi tra lunedì 7 e martedì 8 febbraio prossimi, quindi anche a stretto giro, nemmeno tanto in là. Le dinamiche sarebbero le medesime già accorse diverse altre volte in gennaio, ossia alta pressione su Centro Ovest Europa, abbastanza presente anche sul Mediterraneo centrale e sull’Italia ma, su questi nostri settori, ancora un po’ meno strutturata, sostanzialmente agente con il bordo orientale, più vulnerabile ai passaggi freddi appena più a Est. Dunque, un ennesimo di questi nuclei artici diretti verso le regioni balcaniche, la Grecia e poi il Sudest Europa, potrebbe aprirsi una “breccia” nel campo anticiclonico proprio per inizio settimana e determinare un rapido passaggio instabile, magari della durata di non più di 24 ore, ma che potrebbe essere anche di un certo rilievo, per di più con connotazione moderatamente fredda e invernale. Le incertezze rispetto alla possibilità che il Raid più freddo colpisca anche parte delle nostre regioni sono ancora tante, tuttavia le condizioni ci sarebbero e vanno rilevate. L’azione, naturalmente, sarebbe settentrionale, come visibile anche nella mappa in evidenza, per cui le aree più esposte continuerebbero a essere quelle centro-meridionali, di più del medio-basso Adriatico e relative appenniniche. Se l’azione andasse in porto, ci sarebbero le condizioni per rovesci e temporali diffusi su questi settori e anche per veloci nevicate che potrebbero raggiungere anche le quote collinari. Ancora una volta resterebbero fuori dall’instabilità le regioni del medio-alto Tirreno e settentrionali. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare questa possibile evoluzione per inizio settimana, eventualmente confermando o smentendo il tentativo di incursione a seconda degli aggiornamenti modellistici a più stretto giro.
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