Due zone di alta pressione ai lati e un canale depressionario nel mezzo. La configurazione che potrebbe crearsi sull’Italia durante la prima decade di maggio sarà tipica delle condizioni instabili sul nostro Paese.
Ne l’alta delle Azzorre, ne la tanto temuta alta pressione africana riusciranno ad imporsi con decisione sull’Italia, che resterà scoperta e frequentemente vulnerabile agli attacchi perturbati provenienti dal nord Atlantico.
La prima mappa valida per venerdì 4 maggio mostra un centro quasi perfetto da parte di una depressione nel colpire la nostra Penisola.
Condizioni instabili ovunque con rovesci, temporali e un clima non eccessivamente freddo, ma lontano dai primi caldi (per altro già assaporati). Una situazione che sarà lenta a guarire anche nei giorni successivi.
Volgendo lo sguardo al primo fine settimana di maggio, in modo particolare a domenica 6, si nota l’allargamento delle maglie da parte della depressione.
In altre parole, la struttura di bassa pressione diverrà più blanda, ma sarà ancora in grado di dispensare condizioni di potenziale instabilità sulla nostra Penisola, sotto forma di temporali essenzialmente pomeridiani.
Arrivando alla fine della prima decade di maggio ed in particolare a mercoledi 9, si nota un nuovo apporto di vorticità dal nord Atlantico ai danni del bacino centrale del Mediterraneo e l’Italia.
Dopo qualche giorno di tregua, vi sarà pertanto un progressivo rinvigorimento dell’instabilità sul Bel Paese, accompagnata da un clima tutt’altro che caldo.
Insomma, dopo la “sfuriata calda” dell’ultima parte di aprile il tempo potrebbe tornare a percorrere i binari dell’instabilità con temperature tutt’altro che elevate. Vedremo se le cose andranno effettivamente in questi termini.
riportiamo da meteolive