Ambiente, territorio & dissesti — 23 Luglio 2013

I primi sei mesi di quest’anno a livello planetario hanno fatto registrare temperature medie tali da collocare il periodo al settimo posto (a pari merito con il primo semestre del 2003) fra i più caldi degli ultimi 134 anni. Insomma, il periodo da gennaio a giugno del 2013 è nella top ten dei più caldi dell’era moderna, ma non è certo da record.
Secondo le analisi degli studiosi della NOAA infatti dal 1880 a oggi i primi sei mesi dell’anno più caldi di sempre sono stati quelli del 2010, caratterizzati da un’anomalia di +0,72°C rispetto alla media di lungo periodo, mentre quello di quest’anno ha superato il valore medio “solo” di 0,59°C.
In particolare l’ultimo mese, giugno, è stato a livello planetario il quinto più caldo di sempre, e le temperature medie hanno fatto registrare valori elevati soprattutto nell’Emisfero Meridionale, dove è stato il secondo più caldo dell’era moderna, superato solo da quello del 2005.
Come mostra anche l’immagine, realizzata proprio dagli studiosi della NOAA, fra le regioni del Pianeta in cui si sono registrate temperature medie insolitamente elevate (aree colorate di rosso) spiccano soprattutto la Russia Occidentale, l’Europa Orientale e il Canada, mentre Australia, Africa e Sud America pur senza picchi elevati hanno fatto registrare anomalie positive assai diffuse. Tra le poche aree del Pianeta caratterizzate da temperature più basse del normale (zone colorate di azzurro) ci sono l’Europa Occidentale, l’India e la Siberia Orientale.

Fonte Meteogiuliacci

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