La caratteristica del tempo dei prossimi giorni sarà il ripristino del bel tempo sull’Italia grazie all’alta pressione. Il flusso perturbato sarà costretto a transitare alle latitudini settentrionali mentre nel contempo un modesto blocco ad Omega si andrà generando sui settori centro meridionali europei. I massimi degli anticicloni saranno posizionati proprio sull’Italia settentrionale.
Prendendo spunto da questa situazione vi faccio notare due cose: la prima è il ruolo in secondo piano dell’anticiclone delle Azzorre da un po’ di tempo. La seconda è che l’Europa fa i conti, spesso e volentieri con il Blocco Europeo.
Ho esaminato il pattern ma anche la frequenza e le caratteristiche dei blocchi atlantici (dal 1940 al 2010) e che poi conducono ai regimi di persistenza e, nei casi più gravi, alle anomalie climatiche. Buona parte della variabilità in Atlantico è dominato da due ‘modi’ prevalenti; in estate l’alta pressione dall’atlantico si allunga verso l’Europa centro occidentale. In inverno il pattern vede la presenza dell’anticiclone a ridosso dell’Africa nord occidentale. La varianza mostra anche la presenza di due regimi di blocco: uno tra Regno Unito ed Azzorre, l’altro tra Nord Atlantico ed Ovest Europa.
Che anomalie sono state riscontrate? Il fatto più interessante è che la frequenza del blocco è risultato meno prevalente in Atlantico e sulle isole Britanniche; invece è aumentato sull’Europa centro occidentale. Sopratutto nel semestre invernale nel periodo 2005-12 si nota una chiara propensione alla diminuzione dei blocchi in Atlantico. Tutto ciò suggerisce che i blocchi atlantici sono stati sostituiti dai blocchi europei. Con tutte le conseguenze del caso. Perchè? Sotto osservazione il riscaldamento del Nord Atlantico e l’andamento dell’Oscillazione Pacifica Decadale. L’inverno 2014/15 sarà influenzato da queste ‘strane’ posizioni degli anticicloni?
fonte: 3bmeteo.com