Piove e la spiaggia affonda. Addio tintarella estiva e corse sul bagnasciuga, questa pazza estate ha tagliato le gambe a tanti romani, ancora in attesa del vero caldo, e ha bruciato la stagione dei tanti stabilimenti che ora fanno fatica a restare in piedi.
«Giugno è stato disastroso – spiega il direttore di Federbalneari Italia, Marco Maurelli – a luglio forse è andata anche peggio con le presenze in calo dell’80%. Proporremo un pacchetto di promozioni per cercare di risollevare gli incassi». Tutta colpa del maltempo che ha annacquato una stagione mai così piovosa. «Nel mese di giugno – spiega Franca Mangianti, per 40 anni a capo dell’Osservatorio meteorologico del Collegio romano – ha piovuto 101,4 millimetri: più di tre volte il valore medio, per trovarne uno maggiore bisogna andare indietro di un secolo nell’annuario fino al 1903 e al 1915, quando in entrambe le occasioni i millimetri di pioggia furono 133,9. A luglio i rovesci sono stati intensi e molto localizzati su Roma, differenti da zona a zona: l’osservatorio ha rilevato in Centro 9 giorni di pioggia, oltre il quadruplo rispetto ai 2 previsti dalla media. Basse anche le temperature: circa 6 gradi sotto la quota stagionale: va bene per chi resta in città ma non certo per chi lavora con la bella stagione».
Quanta acqua è caduta in tutto nel mese di luglio? Secondo i dati di Ilmeteo.it i millimetri di pioggia registrati finora «sono stati 80 – spiega il responsabile Antonio Sanò – il quadruplo sui 20 di media: una quantità di acqua tipica solo dei mesi invernali, da ottobre a febbraio». La stagione estiva, quindi, non è mai partita e gli addetti ai lavori sono in forte affanno: «Per convincere i romani a venire comunque al mare – ha detto Renato Papagni, presidente dell’Assobalneari Italia – stiamo cercando di offrire attività da spiaggia da svolgere a prescindere dalle condizioni climatiche. Ma affinché siano più funzionali il Comune di Roma dovrebbe appoggiarci: in questo momento invece ci sentiamo abbandonati».
Fonte: leggo.it