Nell’articolo di analisi pubblicato ieri avevamo messo in risalto come i due principali modelli fisico-matematici, l’americano GFS e l’europeo ECMWF, prevedessero da domani l’avvio di un peggioramento a prevalente carattere temporalesco che dovrebbe gradualmente interessare un po’ tutta l’Italia, partendo dalle Alpi per finire alla Sicilia. Un peggioramento dovuto alla crescente influenza di una circolazione di aria fresca ed instabile con perno sull’Europa Centrale che attualmente plasma unpattern sinottico di blocco, dalla forma diomega rovesciata, essendo la struttura depressionaria chiusa tra due figure anticicloniche: quella delle Azzorre presente in Oceano Atlantico che si spinge fino alle Isole Britanniche, alla Francia ed alla Spagna ed un’area di alta pressione che interessa invece l’Europa orientale e che è parzialmente alimentata da correnti subtropicali in risalita dalla penisola anatolica (vedi figura). Da domani, il pattern sinottico fin qui descritto faciliterà la saccatura che ospita le condizioni di instabilità ad allungarsi in senso meridiano e quindi ad interessare in modo sempre più diretto l’Italia. A tappe forzate rovesci e temporali, dopo aver interessato il Nord, si muoveranno verso le regioni meridionali che, per ultime, si libereranno di nubi, precipitazioni e del conseguente calo di temperatura che, per qualche giorno, scenderà su valori di qualche grado al di sotto della media del periodo.
Se ieri però i due modelli mostravano discrepanze sull’intensità dei fenomeni che questo peggioramento avrebbe dovuto portare (in sostanza, il modello americano era indirizzato a dar credito ad un’impronta più incisiva del maltempo a causa di una circolazione più stretta che predisponeva la colonna atmosferica ad avere maggiore vorticità), oggi possiamo dire che tale ipotesi perde consistenza e quindi, in teoria, si andrebbe verso una soluzione media tra i due scenari descritti ieri: in pratica, il peggioramento temporalesco è confermato, ma diminuisce la probabilità di avere fenomeni intensi diffusi. Vediamo ora di inquadrare le aree che, con buona probabilità, saranno interessati dal passaggio instabile, concentrandoci per il momento tra domani e sabato.
Al mattino di domani, giovedì 27, la Romagna, le regioni adriatiche e le zone interne del Centro saranno ancora interessate dai rovesci e dai temporali legati ad nucleo instabile giunto nella giornata odierna. Nel pomeriggio, invece, il nuovo impulso di aria fresca, questa volta in movimento con una traiettoria più occidentale, porterà un peggioramento sulle regioni settentrionali: si prevedono entro la serata rovesci e temporali sparsi su Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto occidentale. In Liguria, una crescente instabilità dell’atmosfera porterà probabilmente i fenomeni a sconfinare anche lungo la costa, specie del Levante. Instabilità accentuata anche sulle zone interne del Centro e del Sud, con rovesci e temporali sparsi in possibile sconfinamento lungo le coste tirreniche, ma in questo caso sempre per effetto del primo impulso, quello giunto oggi. In generale, i fenomeni saranno per lo più di moderata intensità: poco probabile e di difficile localizzazione la formazione di temporali particolarmente forti.
Venerdì 28 il tempo instabile interesserà soprattutto le regioni di Nord-Est, l’Emilia Romagna, il Levante Ligure e le regioni centro-meridionali: nel corso del giorno, rovesci e temporali bagneranno un po’ tutte le aree menzionate. In modo particolare, i fenomeni più organizzati e localmente più intensi interesseranno il medio versante adriatico, tra il sud delle Marche ed il Gargano. Migliora invece al Nord-Ovest grazie ad un aumento della pressione da ovest, sia in quota che al suolo.
Sabato 29 l’instabilità si attenuerà ulteriormente sulle regioni centrali, dove comunque sarà ancora possibile una discreta formazione di nubi cumuliformi nelle ore più calde del giorno, con possibilità di rovesci, dalla distribuzione più irregolare rispetto al giorno precedente. La maggiore attività temporalesca riguarderà invece le regioni meridionali ed in modo in particolare Calabria, Puglia e Lucania, dove sarà più elevata di avere fenomeni che localmente potrebbero risultare anche intensi. Qualche fenomeno si formerà anche sull’arco alpino.
L’aria fresca che accompagna il passaggio della saccatura, che si propagherà anche al suolo soprattutto al passaggio di rovesci e temporali, porterà le temperature al di sotto della media del periodo per qualche giorno. Già da sabato, infatti, inizierà l’inversione di tendenza ad iniziare dalle regioni settentrionali.
Fonte Meteogiuliacci