Climatologia Editoriali — 11 Agosto 2018

Amplificazione artica

Ogni volta che il nostro pianeta si è riscaldato o raffreddato , l’Artico soffre da tale anomalia in modo amplificato. 

Cause dell’amplificazione artica

Il fattore più importante è il feedback sulla temperatura prodotta dai cambiamenti nella superficie del ghiaccio marino e lo strato di neve sulla terra: quando il ghiaccio si scioglie più luce solare raggiunge gli oceani (o il terreno) facendo sciogliere ancora più ghiaccio .                                      Mentre quando c’è più ghiaccio, riflette più energia solare nello spazio, favorendo il raffreddamento in tutto l’Artico, portando alla formazione di più ghiaccio marino e all’aumento della superficie della neve sulla terra.

Inoltre, lo scioglimento del permafrost porta al rilascio di metano e di altri composti di carbonio che possono raggiungere l’atmosfera, causando un riscaldamento “serra”.

Ne è prova la conclusione raggiunta da uno studio di ricerca pubblicato recentemente su Nature. 

Questa nuova ricerca suggerisce che l’importanza dei cambiamenti che si verificano nel Pacifico ha un impatto più forte sul clima artico di quanto precedentemente riconosciuto.

Questa conclusione dimostra che il cambiamento climatico nell’Artico può essere molto intenso e  molto rapido, come è accaduto durante l’ultima deglaciazione , quando il pianeta ha cominciato a scaldarsi. 

Poi ci sono stati due episodi di riscaldamento accelerato nell’Artico , con temperature in aumento di 15 ° C in Groenlandia per decenni. Entrambi gli eventi sono stati accompagnati da un rapido riscaldamento negli oceani del Nord Pacifico e del Nord Atlantico a metà delle latitudini.

Il lavoro di questa ricercatori mostra che i forti cambiamenti globali e artici dipendevano dall’entità del trasferimento del vapore acqueo dagli oceani di media latitudine all’Artico.

La pubblicazione mostra che quando l’aria calda e umida viene trasportata nell’Artico, può portare la formazione di nubi più basse che si comportano come una coperta, intrappolando il calore vicino alla superficie. Il movimento verso il polo del caldo e dell’umidità guida la ritirata del ghiaccio marino artico e la formazione di nubi basse, che amplificano il riscaldamento artico.

Questo processo di feedback ghiaccio –albedo causa il ritiro di ghiaccio e neve per portare ad un maggiore riscaldamento attraverso un maggiore assorbimento di energia solare.

Questo trasferimento di energia suggerisce che l’apparizione di temperature insolitamente calde nel nord-est del Pacifico ha aiutato l’aumento della temperatura nell’Artico.

Fonte: https://www.nature.com/articles/s41467-018-05337-8

A cura di Centra Massimo 

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Massimo Centra per www.meteoservice.it

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