Editoriali — 12 Agosto 2014

L’attore Robin Williams è morto, apparentemente suicida nella sua abitazione a Tiburon, in California, dove viveva con la moglie Susan. Aveva compiuto 63 anni lo scorso 21 luglio. Voci raccolte dai media americani hanno sostenuto che si è impiccato.  
Si sospetta che l’attore sia morto per asfissia anche se gli inquirenti hanno subito precisato che bisognerà attendere i risultati dell’autopsia per accettare le cause del decesso. Secondo quanto riferiscono i media Usa, l’attore è stato visto vivo l’ultima volta ieri sera intorno alle 22. Stamattina la polizia ha ricevuto una richiesta di soccorso nella quale si sollecitata un intervento per rianimare un uomo che non respirava nell’abitazione dell’attore a Tiburon. Ma al loro arrivo, i paramedici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

La moglie, Susan Schneider, ha rilasciato una breve dichiarazione: «Questa mattina ho perso mio marito e il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno degli artisti più amati e un essere umano stupendo. Ho il cuore a pezzi».  L’ultimo tweet di Williams risale al 31 luglio scorso ed era dedicato al compleanno della figlia. «Buon compleanno a Ms. Zelda Rae Williams! Quarto di un secolo di vita oggi, ma sempre la mia….», ha scritto l’attore americano allegando poi la foto di padre e figlia quando lei era piccola.  Williams era uno degli attori più amati d’America, ma aveva da poco subito l’amara delusione di vedere la sua serie tv, The Crazy Ones, cancellata per scarso successo. Non si sa se questa sconfitta abbia aggravato lo stato di evidente crisi in cui l’attore si trovava.  All’inizio dello scorso mese Williams era entrato in una clinica specializzata nel recupero degli alcolisti. Il suo portavoce aveva messo in chiaro che Williams non aveva subito una ricaduta, ma che “dato il momento difficile” trovava necessario “cercare supporto”, per amore della propria famiglia. Da più parti era stato rivelato che Williams, uno dei comici più trascinanti e graffianti, soffriva anche di depressione. Già nel 2006, l’attore americano era andato in un centro per disintossicarsi dall’alcol.  Robin Williams è legato a interpretazioni leggendarie. Il suo Mrs Doubtfire (Mamma per sempre) è stato un capolavoro di comicità e di bravura, ma sarà ricordato anche per Good Morning Vietnam, La Leggenda del Re Pescatore, Risvegli e il toccante L’uomo bicentenario.  Williams aveva fatto uso di cocaina da giovane, ma dopo la morte del caro amico John Belushi nel 1982, per overdose, aveva per sempre smesso di usare droghe. Tuttavia non era mai riuscito a liberarsi del tutto dall’alcol e da crolli ricorrenti di depressione.

Fonte: Leggo.it

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