30 settembre 2013
Transizione stagionale, a piccoli passi…
Il copione perfetto del trend ad onde alternate di questa fase, già indicato giorni fa, offre, nell’ambito dello step ciclonico, guasti e fenomeni sparsi di una certa intensità ma tuttaltro che sorprendenti per il contesto climatico. L’energia disponibile offerta allo scambio termico ed ai suggerimenti del vortice polare è tale da fornire il peggioramento di connotazioni temporalesche a multicella e, persino, di connotazioni supercellari. Encomiabile il teatro della cosidetta instabilità pre-frontale, talora, e non stranamente, assai più suggestivo del passaggio frontale, giacché animato da locali sviluppi di forte intensità e da trombe litoranee se non prettamente terrestri. Rispetto all’andamento previsto giorni fa tutto il pattern system ha acquisito, nel frattempo, caratteristiche di maggiore mobilità associate ad una maggiore generale incisività del vortice polare che, di certo non estranea alla fase stagionale, rende i transiti da occidente più spediti ed ostacola maggiormente, di contro, le forti spinte meridiane. Il sistema delle onde risulta, però, tuttora, ancora abbastanza evidente e tale da essere in grado di determinare, tra un peggioramento e l’altro, intervalli positivi di una certa resistenza e durata, per cui non mancherà di subentrare il miglioramento settimanale che, già giorni fa, era nelle previsioni. Con un blocking trend, però, e come detto, meno significativo che nel recente passato, invece che stabili rimonte anticicloniche mediterranee dal sapore estivo dovremo aspettarci una maggiore frequenza di guasti e di infiltrazioni. Ecco, allora, come indicato nel disegno (riferito a domenica 6 ottobre), a distanza di 5-7 giorni dal peggioramento di queste ultime 48 ore e dopo una fase di tempo stabile, riproporsi una nuova flessione, stavolta persino in grado di maturare in un cut-off e nel corrispondente vortice mediterraneo…
PIERANGELO PERELLI