Disastri dal Mondo — 26 Luglio 2013

SANTIAGO DE COMPOSTELA – È un 25enne originario della Sicilia ma residente in Germania con i genitori la presunta vittima italiana dell’incidente di Santiago.

Secondo quanto reso noto dalle autorità galiziane, il giovane si chiama Dario Lombardo, di Forza d’Agrò, provincia di Messina. Oggi è previsto l’esame del Dna per la conferma ufficiale dell’identità.

Il venticinquenne italiano stava raggiungendo Santiago de Compostela, dove lo aspettavano degli amici. A Santiago ieri sera sono arrivati anche i genitori del ragazzo.

LE ULTIME PAROLE SU FACEBOOK Dario è morto nel disastro ferroviario a Santiago di Compostela, a soli 25 anni. Quando ancora non c’erano notizie certe su quanto gli fosse accaduto, sulla sua bacheca Facebook le parole della sua fidanzata lasciavano trasparire ansia e preoccupazione: “Amore ti prego basta giocare a nascondino…urla forte a tutti ke stai bene!”.
E nell’ultimo post, datato a martedì, Dario scriveva un inno alla vita: “Non ascolto il passato e non guardo il futuro… Mi sento vivo. Mi esalto nel presente, provo gioia come un bambino quando noto un fiore…
Sorrido perche sono l’artefice della mia vita… Sorrido perché sono io a scegliere il mondo che voglio…
Essere… Ogni istante lucido e conscio per sentire il silenzio nella mente, li dove gli altri non arrivano…
Per sentire col cuore e tutti i sensi, le meraviglie donateci da Madre natura in questa vita piena di sorprese!!”

80 MORTI, ORRORE IN SPAGNA «Que horror, que horror, Dios mio»: con voce tremante, piangendo, impaurito, un anziano si guarda attorno e vede corpi, sangue, grovigli di lamiere, oggetti piovuti ovunque. Sono le 20.42 di mercoledì. Il treno Alvia 141 della linea ad alta velocità (AVE) Madrid-Ferrol è deragliato a una curva alla folle velocità di 190 km orari a tre chilometri dalla stazione di Santiago de Compostela. Da subito si percepisce la gravità della tragedia, che alla fine conterà almeno 80 morti e 178 feriti, di cui decine gravi.

Tra le vittime ci sono molti stranieri. È, per gravità, il secondo incidente ferroviario mortale della storia spagnola, il primo dell’AVE. Suscitano sgomento quei corpi raccolti e coperti alla meno peggio con plaid e lenzuola, che i soccorritori allineano lungo il tracciato; i feriti che a stento vengono estratti dalle carrozze scomposte. Intorno, anche qualche arto, addirittura una testa.

Fonte Leggo

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