Editoriali — 10 Agosto 2014

LECCO – “Un lampo ha illuminato tutto poi, come in un film dell’orrore, abbiamo visto cadere l’enorme faggio che si è abbattuto sulle nostre auto parcheggiate in giardino. Se la traiettoria di caduta fosse stata solo di qualche metro diversa sarebbe finito sulla nostra casa e molto probabilmente non saremmo qui a raccontare quello che abbiamo visto”.

Sui volti di Francesco e Roberto Randazzo adesso spunta ancora il sorriso, nonostante la scena apocalittica alla quale hanno assistito in diretta. E adesso ci sono i danni da contare, tra cui un’auto e una moto distrutte dal grosso albero caduto che ha schiacciato altre tre mezzi: una Fiat Panda, una Punto Evo e una Golf Volkswagen… nuova.

“Alle due ci siamo svegliati per una serie infinita di tuoni e lampi – proseguono Francesco e Roberto – quando ci siamo affacciati alla finestra abbiamo visto arrivare un muro d’acqua trasportato da un vento fortissimo, poi quell’albero…”.

“Come in un film horror: un lampo poi l’enorme faggio che cade…”

LECCO – “Un lampo ha illuminato tutto poi, come in un film dell’orrore, abbiamo visto cadere l’enorme faggio che si è abbattuto sulle nostre auto parcheggiate in giardino. Se la traiettoria di caduta fosse stata solo di qualche metro diversa sarebbe finito sulla nostra casa e molto probabilmente non saremmo qui a raccontare quello che abbiamo visto”.

Sui volti di Francesco e Roberto Randazzo adesso spunta ancora il sorriso, nonostante la scena apocalittica alla quale hanno assistito in diretta. E adesso ci sono i danni da contare, tra cui un’auto e una moto distrutte dal grosso albero caduto che ha schiacciato altre tre mezzi: una Fiat Panda, una Punto Evo e una Golf Volkswagen… nuova.

“Alle due ci siamo svegliati per una serie infinita di tuoni e lampi – proseguono Francesco e Roberto – quando ci siamo affacciati alla finestra abbiamo visto arrivare un muro d’acqua trasportato da un vento fortissimo, poi quell’albero…”.

Nell’edificio di via Villatico, 4, oltre alla famiglia Randazzo risiedono altre 5 famiglie, tra cui Massimo Colombo con la sua compagna in questo momento fuori Lecco. “Ad un certo punto pensavo succedesse il finimondo – racconta Colombo – quindi sono uscito dal mio appartamento e mi sono nascosto in un punto più sicuro. Sembrava venisse giù tutto. Quando il peggio è passato ho visto l’auto della mia compagna schiacciata dal grosso albero insieme alle altre tre posteggiate”.

Tre ore più tardi invece è arrivata la seconda ondata di maltempo e questa volta è stata la grandine a rovinare quello che non è riuscita a rovinare la prima violentissima perturbazione, comprese le auto posteggiate all’esterno tra cui anche quella di Massimo.

Facendo un salto indietro ci circa tre anni, le famiglie del civico 4 di via Villatico avevano già visto cadere un enorme faggio rosso che dal parco di Villa Ponchielli era finito per abbattersi nell’orto.

“Quella volta c’era andata bene – prosegue Colombo – Avevamo allertato il Comune sull’accaduto chiedendo il taglio dell’altro faggio che si affacciava sulla nostra abitazione. Trattadosi di un faggio rosso e quindi di una pianta da preservare – come ci era stato riferito – fu svolto solo un intervento di sfoltimento. Peccato che oggi quella pianta è caduta rischiando di finire sulla nostra casa… Adesso ci sono altri alberi a nostro avviso pericolosi, l’auspicio è che chi di dovere intervenga al più presto e in modo radicale per evitare il peggio”.
Fonte: Lecconotizie.commaltempo_maggianico_villa-gomes_villa_ponchielli_tromba_aria-35-510x382

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