UN MARE CHE NON SI SCALDA, È UN MARE CHE SI RAFFREDDA
Il titolo deriva da una conversazione con un ricercatore americano che conosco da tempo. Una conversazione avvenuta qualche notte fa, tramite internet, nella quale si discuteva di correnti oceaniche, tendenze climatiche e robaccia varia… tutto legato al clima.
La motivazione alla base di questa affermazione è estremamente semplice:
il mare è un enorme accumulatore di energia. Per ogni zona del mondo, durante l’irraggiamento e quindi la fase di “presunta” carica di energia, c’è un livello ben preciso da superare… affinchè l’energia trasmessa dal Sole possa effettivamente accumularsi nel mare. Se questo livello non viene superato, l’energia “rimbalza”. Ovvero… la differenza tra l’energia “entrante” e quella “uscente” è ZERO o addirittura negativa.
Ecco quindi che, partendo dalla mappa delle anomalie termiche degli oceani, ho eliminato tutti i colori (3 in totale) compresi nelle escursioni -0.5 —> +1°C.
Motivo?
La tolleranza delle rilevazioni non è assolutamente precisa al decimo di grado… e dipende da una miriade di fattori. Peranto, indicare -0.5°C o +0.5°C, non ha alcun senso. In quelle zone la temperatura può variare anche velocemente nel giro di qualche ora.
Il risultato è la mappa che vedete in allegato… dove il colore predominante è un “neutro” celeste. Un colore che indica, in pratica, NESSUNA VARIAZIONE DI RILIEVO.
Questo a livello matematico.
A livello logico e fisico, però, notiamo che… la percentuale di “celeste” nell’emisfero boreale, è notevole. Chiaro segno che l’estate non ha contribuito molto al riscaldamento degli oceani e quindi non c’è stato accumulo importante di energia.
Ne riparleremo….
Bernardo