Editoriali — 23 Marzo 2016

23-03-2016 – Salve a tutti, Mediterraneo centrale e, in particolare, le regioni meridionali italiane, nell’occhio del ciclone, è proprio il caso di dirlo. Si tratta di un ciclone extra tropicale, ovvero un sistema frontale articolato tra ramo caldo, ramo freddo e occlusione, quest’ultima davvero “arrotolata” attorno al profondo minimo in risalita nel Tirreno meridionale, diretto verso l’Adriatico nel pomeriggio (fig.1).

fig.1

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Il vortice ha raggiunto il massimo approfondimento nelle prime ore del mattino, con valori intorno 983 hPa e ora è iniziata la fase di lento colmamento, ma proprio adesso il maltempo sta producendo i massimi effetti e lo farà ancora nelle prossime 24 h. Dalla fig.1 si evince l’estensione del complesso sistema perturbato in azione nelle nostre regioni, con la sabbia del deserto tra trasportata verso est dall’entroterra algerino (ieri sera vere tempeste di sabbia in Sicilia). La sabbia in sospensione viene catturata a conglobata dal vortice, producendo precipitazioni anche nevose nell’Adriatico centrale a quote collinari (500-600 m) anch’esse cariche di granuli sabbiosi del deserto, uno spettacolo incredibile; ecco due foto molto eloquenti, riguardanti rispettivamente neve e allagamenti a 350 m s.l.m. nel teramano e un temporale a Bari poco fa, in un cielo completamente arancione (fig.2,3)

 

Ed ecco un’istantanea delle configurazioni bariche presenti in mattinata (fig.4).

fig.4

 

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A seguire ecco le temperature attuali nella penisola italiana, dove si vede bene come l’afflusso freddo in Adriatico stia entrando sempre più nelle regioni centrali (fig.5).

fig.5

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Al centrosud si sono quindi date appuntamento masse d’aria a caratteristiche termo igrometriche molto differenti e le conseguenze in termini di fenomenologie indotte non potevano essere diverse da quelle ora descritte. Nel prosieguo dell’ondata di maltempo i fenomeni si sposteranno sempre più a est, nell’estremo sud e Adriatico centromeridionale, con afflusso freddo sempre più cospicuo dai Balcani e neve che potrebbe ancora fare la sua comparsa tra Marche, Abruzzo e Molise fino a 400-500 m di quota (fig.5).

fig.6

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A partire da venerdì il tempo andrà migliorando e tale miglioramento potrebbe, sembra sempre più probabile, interessare anche la giornata di Pasqua, con un promontorio altopressorio centrato proprio sull’Italia e con prevalenza di sole e temperature miti su tutte le regioni, ad eccezione di una residua instabilità nell’Adriatico meridionale (fig.7).

fig.7

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Prima parte delle vacanze pasquali con i bel tempo quindi, ma durante la pasquetta le cose potrebbero andare diversamente, con una nuova perturbazione in arrivo al centronord (freccia nera in fig.6) e annesse precipitazioni diffuse, ne parleremo ampiamente nel pomeriggio.

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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